Edo Biasoli

Edo non insegnava predicando, ma con l’esempio e la capacità di coinvolgimento. Era affascinato dagli ideali dello scautismo (la fede, la generosità, la correttezza, il sapersela cavare con mezzi poveri, la bellezza della natura, dello sport e del lavoro manuale) e si sentiva anzitutto realizzato nel viverli personalmente. Chiamava gli esploratori a viverli assieme a lui: così i ragazzi restavano coinvolti, entusiasti di fare esperienze di vita vera, quasi già adulta. Nelle difficoltà era paziente e determinato, teneva di mira le cose più importanti e sapeva gustare profondamente anche i piccoli piaceri. Queste doti, tipicamente scout, hanno indubbiamente formato il carattere di chi gli stava intorno. (Mario Alai)

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